Un percorso volutamente costruito su diversità di stile e libertà di linguaggi, capaci di animare, non solo un dialogo collettivo, ma anche di documentare la propria attualità espressiva pur muovendo ciascuno da ottiche e prospettive assolutamente diverse.
"Appunti di viaggio nell'arte del XXI secolo" ad Ariccia
Di Cristina Messora un alfabeto di segni con inserti collagistici; di Roberto Venturoni l'astrazione variabile e fine; di Angela Scappaticci la profondità del segno nella plasticità della materia; di Marco Diaco impasti di colore e sabbia sulla superficie notturna del dipinto. Seguono i dipinti di Daniela Panebianco, interprete originale del secondo futurismo, i dipinti di Cecilia Bossi realizzati con il polistirene bruciato e inciso su cui scorrono colature di colore e gli ultimi lavori monocromatici, di Elisabetta Fontana, un lungo viaggio nei territori dell'arte da sfogliare in assoluto silenzio. Il momento di confronto tra la pittura astratta e quella figurativa ci viene data dalle opere di Paul De Haan che porta avanti una particolare ricerca del vero in stretto dialogo con gli oggetti di vita domestica.
Seguono altri artisti attivi in Italia con una varietà di esperienze, sensibilità e stile. Maurilio Cucinotta, il pittore del sogno, si racconta attraverso il vero e il verosimile; Egidio Scardamaglia, il moderno che ama il classico, fotografa il bello senza mai cadere in una marcata piacevolezza; Susy Senzacqua esplora le vie del cielo in omaggio a Turner e Maria Felice Petyx rivisita in chiave tutta personale Andy Warhol e ripropone all'attenzione dell'osservatore le nuove mitologie del quotidiano. La mostra propone anche le incisioni di Vincenza Costantini, nudi femminile ambientati tra rocce spezzate e forme vegetali e gli scatti fotografici di Robbi Huner, un reportage in bianco e nero di vita in Africa.